Il paese è collocato al confine fra la Val Grande Inferiore che inizia a nord di Varallo e quella Superiore che da qui risale fino ad Alagna ed è alla confluenza con il Sesia del torrente Sermenza che taglia in due il suo nucleo abitato.
Balmuccia, il cui nome significherebbe “piccola balma” ossia una spaccatura della montagna, è infatti una tipica località totalmente sorta a ridosso di profonde fenditure montuose e proprio questa caratteristica la rende molto particolare e suggestiva.
Le montagne “spaccate” sul cui fondo si adagia il paese sono i picchi dei Denti del Gavala e i costoni dei Dinelli, superati i quali ci si immette nella parte alta della valle.
Punti panoramici diversi, quindi, aperti soltanto verso la Valsermenza, denominata anche Valpiccola, di cui si riconosce, dal centro paese, le case di Rossa.
Il nucleo abitato ha conservato nei secoli il suo aspetto originario con edilizia tipica, coperture armoniose in piode, cura e conservazione dell’antico; molte abitazioni presentano le linee della buona architettura valsesiana, conferendo al paese un tono elegante.
dalle linee essenziali e pulite con diverse pregevoli opere conservate all’interno, come l’altare ligneo della Madonna del Rosario, un’ancona con colonnette finemente dorate e varie opere dell’Orgiazzi anche nell’attiguo antico ossario.
Su un’antica palazzina vicina, un edificio storico e di pregio che un tempo fu sede dei Consoli delle Due Valli (matrice che finì nel tempo di influire sulla creazione dell’attuale Consorzio Val Pitta) ha oggi sede l’Istituto Comprensivo Scolastico, in ideale posizione per la centralità fra i paesi delle due valli contigue.
Poco sopra il paese c’è il passo dei Dinelli sopra il quale sorge l’Oratorio della Madonna, santuarietto di profonda devozione popolare, con una facciata affrescata dall’Avondo; è tenuto con gran cura da un’attenta fabbriceria che ne conserva sia le componenti artistiche sia il sentito e diffuso valore devozionale, espresso in occasione della Madonna del Carmine.